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I RACCONTI DEL CUSCINETTO
Finalmente il libro con i racconti motociclistici più spassosi!
Report sulla sincronizzazione dei carburatori


Faccio una premessa: questo articolo è ancora da rileggere e completare! Sicuramente è piano di bufale e sarà anche poco chiaro....

Un altro dei problemi che bisogna affrontare occupandosi della manutenzione di una moto estremamente sportiva, spinta, performante e potente come la Kawasaki GPZ600R è quello della sincronizzazione dei carburatori.
Siccome, pur di non portare la moto dal meccanico (sia per questioni di fiducia che economiche) me le invento tutte, ecco la mia soluzione "fai-da-te".

Il nocciolo della questione consiste nel fare si che, durante il funzionamento del motore, i quattro carburatori (uno per cilindro) forniscano la stessa quantità d'aria e benzina ad ogni cilindro.
Per quanto riguarda la benzina è possibile regolare i getti attraverso gli appositi comandi a vite. Nei Keihn della GPZ sono in una posizione assurda, nella parte inferiore del carburatore, in prossimità del punto dove si allaccia il collettore d'aspirazione del motore.
Per poterli regolare sono stato costretto ad utilizzare un innesto a taglio per un cacciavite universale, stretto fra indice e pollice: è l'unico modo per poter infilare la mano nello stretto spazio a disposizione.
Ad ogni modo, non essendo "semplicissimo" analizzare la quantità di benzina che passa da ogni getto, ci si può accontentare di sistemare le quattro viti tutte nella stessa posizione (più avanti vedremo come deciderla) e far finta che in questo modo le quantità siano tutte uguali, o, più che altro, sperarlo.
Passiamo quindi a regolare la quantità d'aria che passa ad ogni cilindro, cosa senz'altro più facile da misurare grazie alla mia "invenzione". In teoria occorrerebbe un vacuometro, ovvero uno strumento in grado di misurare la depressione dell'aria all'interno del tubo del carburatore. Questi affari costano molto (150/200 Euro) pertanto ho dovuto trovare una soluzione alternativa.
Ecco quindi come costruire il proprio vacuometro da soli, risparmiando e, sopratutto, ottenendo un grosso vantaggio rispetto al vacuometro commerciale. Il mio vacuometro è quadruplo e permette di misurare contemporaneamente la depressione dei 4 carburatori, senza inutili e stressanti passaggi da un carburatore all'altro!!

Cosa serve?

Come prima cosa occorre comprare quattro siringhe di quelle per le iniezioni e, poi, quattro molle di circa 3/4 cm di altezza e 7/8mm di diametro. Io le ho trovate da un ferramenta. Siccome costano poco (tipo 1/2 Euri la confezione) potete anche rischiare prendendone di varie durezze, per poi decidere empiricamente quali siano le migliori.
Si aprono le siringhe (estraendo i pistoncini) e si inseriscono le molle, poi si rimonta il tutto.




Di seguito si provvederà ad incollare un tubicino di gomma al posto dell'ago.

Inutile dire che le siringhe, le molle e i tubi (sia come diametro che come lunghezza) devono essere identici! Altrimenti si rischia di ottenere misure diverse a seconda degli strumenti impiegati e rendere inutile tutto il lavoro.

Fatto questo si può pensare di preparare una tavoletta di legno con quattro buchi per inserirci le quattro siringhe e facilitare la lettura durante l'operazione.





A questo punto non occorre fare altro che collegare i quattro tubicini alle corrispondenti prese presenti sui carburatori. Sui Keihn della GPZ sono posizionati sul tubo sul quale si allacciano i collettori e sono solitamente collegati a quattro tubicini di gomma che collegano fra di loro i carburatori più esterni e rimandano al serbatoio per quelli interni.
Acceso il motore si potrà vedere come i pistonicini delle siringhe vengano "aspirati" e le molle ne contrastino l'avanzamento. Agendo sulle viti di comando dei carburatori (quelle posizionate sulle aste che ripartiscono il gas sulle varie farfalle) si dovrà cercare di far si che tutti e quattro i pistoncini siano nella stessa posizione, ad indicare una depressione identica nei quattro carburatori.
Giusto per verifica, una volta allineati, si può pensare di scambiare la posizione delle siringhe rispetto ai carburatori per verificare eventuali differenze fra gli strumenti. Nel mio caso le letture si sono verificate valide.
L'ideale è ripetere l'operazione a vari regimi: minimo, medio, alto. Probabilmente sarà difficile (specie se la moto è vecchiotta come la mia) ottenere un risultato perfetto a tutti i regimi e starà a voi cercare un buon compromesso che sia accettabile a tutti i regimi.

Fatto questo i carburatori dovrebbero essere allineati e, pertanto, si potrebbe pensare di sistemare i getti.
Nel mio caso ho provveduto ad allineare le viti di regolazione in maniera che fosse tutte uguali e poi partire per fare un giro e valutare se la carburazione fosse troppo magra o troppo grassa.
Il primo caso può essere rilevato se, aprendo il gas, la moto tentenna e dallo scarico arriva un rumore misero e roco... insomma il classico "buco" di carburazione. Se così è, si scende dalla moto e si aprono di mezzo giro le viti (ustionandosi le mani) per poi salire e riprovare.
Se invece la carburazione è troppo grassa la moto rimane ingolfata e, in rilascio, gli scarichi scoppiettano. Allora si chiudono le viti e si riprova.
Dopo 3 o 4 stop ho raggiunto un buon compromesso, la moto riprende bene e non tentenna e sono passato da 16km/l a 22!!
E il tutto spendendo, si e no, 5 Euri di materiale!


Simplo, ottobre 2002

 
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