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I RACCONTI DEL CUSCINETTO
Finalmente il libro con i racconti motociclistici pił spassosi!
CMRS 2005 

Per godervi il report, sarebbe consigliare leggerlo mentre si guardano le foto, disponibili qui.



Il Raduno Sardo 2005 scritto da Spino!

Un anno fa ero qui a scrivere il report del CMRS 2004. Nonostante qualche incidente di percorso, allora tornammo entusiasti dall'evento. La nostra partecipazione sta diventando una piacevole ricorrenza, cosi' pure per il report di questo lungo weekend in terra sarda, giunto per noi alla seconda edizione.
Ancora un po' di pazienza per le foto e... buona lettura.


DAY 1, "Sardegna, arriviamo!!!"

Un viaggio serviva. Per tanti motivi, perlopiu' personali, con cui non sto qui a tediarvi. Serviva una piccola fuga, o forse il coraggio di dare una bella sterzata rispetto alla strada presa. Andare nella terra delle curve poteva essere di buona ispirazione.

Altri motivi sono ben noti e condivisibili: la voglia di tornare in una terra sempre affascinante e diversa, con la possibilita' di godere della compagnia di amici, senza monitor e tastiere di mezzo.

Con questo spirito e con molto entusiasmo partiamo finalmente venerdi pomeriggio, con moto pronta e bagaglio ottimizzatissimo (=calzini in numero pari). Obiettivo Marina di Bibbona, dove ci inconteremo con la pattuglia del nord (Alfredmann, Alty, Quasar) per le prove tecniche di CMRN. Nonostante la tabella di marcia prevedesse ampio margine, veniamo attardati da una delle poche certezze della vita, cioe' incolonnamenti tra Rocobilaccio e Barberino del Mugello, che Onda Verde cita di default giornalmente nei sui comunicati sul traffico. Stavolta la situazione e' particolarmente grave per un incidente, riusciamo a fatica a fare lo slalom tra le file di auto. A Firenze nord la colonna permane, per cui decidiamo di uscire dall'autostrada e con slancio atletico ci tuffiamo dalla padella alla brace ritrovandoci nel traffico di Signa in ora di punta.
Sulla FI-PI-LI (FI-nalmente PI-u' LI-beri) il traffico e' finalmente scorrevole e con una veloce sgroppata arriviamo fino a Marina di Bibbona, giusto in tempo per la cena, con la gradita compagnia anche di Drizzt, Luna e Skizzo.
Da Marina di Bibbona verso Livorno, dove ci incontriamo con Roncyfumi e ci imbarchiamo.

DAY 2, magna Ichnusa

DLIN DLON
"Uh... oh, come??? chi e' ?!?"
SONO LE 5.30, TRA UN ORA IL TRAGHETTO ATTRACCHERA' A GOLFO ARANCI
"grazie per averlo ricordato, non riuscivi proprio a tenere per te un segreto simile?"
LA TEMPERATURA E' 13 GRADI......
"uhm... bene!"
...E IL METEO E' NUVOLOSO
"vaffanculo!"

Con questo annuncio l'altoparlante in cabina ci gracchia il nostro arrivo in Sardegna. In un quarto d'ora ci prepariamo e siamo presto sulla terraferma. Giusto il tempo per un caffe' e, senza neanche il tempo per scaldare i motori, iniziano le curve ed i paesaggi mozzafiato. Il primo impatto con la strada non e' positivo, vuoi per l'effetto psicologico della scivolata dell'anno scorso, vuoi per la dieta di curve che mi riserva lo scorazzare per la pianura padana. La poca pratica fa il resto.

Comunque sia, con ritmo blando affronto il primo tratto di strada lungo la costa, fino a raggiungere la 131 fino a Siniscola e, da qui, fino a Dorgali e Cala Gonone. Con nostro sommo piacere scopriamo che la signorina dell'albergo ha cannato le previsioni meteo, in quanto il sole splende anche se fa abbastanza fresco.

L'arrivo a Cala Gonone e' quasi una sequenza cinematografica: la starda sbuca da una galleria che taglia la montagna, fino a scendere attraverso un toboga di curve (e sara' solo l'antipasto......) fino al mare.
All'uscita della galleria la vista si apre sul mare della baia, con un colpo d'occhio incredibile.
All'hotel incontriamo quasi tutto il resto dei partecipanti, tranne alcuni che sono in arrivo da Cagliari. In un attimo scarichiamo i bagagli e si parte.

Da Dorgali prendiamo la strada in direzione di Bitti e Budduso', attraverso una strada in mezzo ai sughereti; l'avevamo gia' percorsa l'anno scorso, purtroppo in mezzo alla pioggia battente, gia' ci era sembrata bella allora, ora ancora di piu' con il sole che splende. A Pattada ci ricongiungiamo con il gruppo degli emiliani, e si decide di mangiare un boccone a Oschiri. Per molti, nel pieno rispetto della tradizione ihmistica, il boccone si tramuta in un pranzo di tutto rispetto (che ricorda il famoso "panino veloce a Calasetta" dello scorso anno??). Ci raggiungono anche Jamira e Camp@.

I distributori a Oschiri sono chiusi, per cui si punta a Tempio Pausania per il rifornimento. Dopo qualche chilometro si accende la seconda spia della riserva, e lo spauracchi di restare a piedi si fa concreto. Non ho mai fatto molta strada in riserva spinta, per cui comincio a preoccuparmi e a fare calcoli sull'autonomia a disposizione.
Arrivo al distributore di Tempio Pausania con la benzina che nel serbatoio si sente come la famosa particella di sodio, e riparto moooolto piu' sollevato. Celtic Woman ha un po' di mal di schiena, per cui a Monti decidiamo per la strada corta verso Cala Gonone, saltando il tratto di Torpe' e Lula (dietro il monte Albo), dove il polso destro di molti ha goduto....
A Dorgali incrociamo Alty, con cui facciamo gli ultimi chilometri. Alla sera big celebration, con il gemellaggio orobico-sardo di rito.

DAY 3, ovvero i capricci del meteo.

Al risveglio ci accoglie un cielo coperto, con nuvole basse. Helga, ancora un po' acciaccata e poco attratta dal meteo, preferisce rimanere in albergo.
Prendiamo la 125 verso Genna Sillana quota oltre 1200 m. La salita e' piacevolissima, disturbata solo da qualche banco di nebbia (nuvole, in effetti). Sul valico ci accoglie una nebbia fittissima, fa molto freddo ed il paesaggio e' cosi' surreale da far pensare che una frattura spazio-temporale abbia trasportato il gruppo di ihmisti sul Pordoi, unica consolazione un caffe' caldo nel bar (anche questo fa molto Pordoi, del resto).

Lungo la discesa la temperatura sale un po', ma la nebbia molto umida infradicia le tute e appanna le visiere, riducendo di molto la visibilita'. Io e Quasar ci ricongiungiamo con Semi e fratello e, a passo lento, scendiamo a valle, sperando che le nuvole si diradino. L'asfalto bagnato e un gregge di mucche sulla carreggiata senza catarifrangenti ne' antinebbia consigliano di essere molto vigili.
A Baunei la nuvole si diradano, per cui si marcia spediti verso Jerzu, per molti sinonimo di cannonau.

Alla trattoria, con il menu a base di affettati, culurgiones, porceddu, sebadas e CASU MARZU (gli organizzatori verifichino per cortesia la corretta scrittura delle pietanze), gli stomaci del gruppo fanno la ola dalla felicita'. Dopo il pranzo, sazi di cibo ma non di curve, si sale verso Gairo e decidiamo di passare per il passo Corr' e' Buoi, su strada un po' dissestata ma ne valeva la pena, considerata la vista panoramica sulle cime innevate del Gennargentu.
Dopo Mamoiada, Orgosolo e Oliena, si torna a Cala Gonone, dopo "soli" 250 km (rispetto agli oltre 400 del giorno prima).
Per la prima volta ho guidato la moto sui tornanti senza passeggero, devo ammettere che l'assenza di passeggero e bagalio si fa sentire, anche se rimane una sensibile tendenza dell'avantreno ad allargare, problema che penso di risolvere presto. Penso di aver cominciato a prendere un po' di pratica con il mezzo, anche se molto c'e' ancora da imparare....
La pioggia che cade durante la notte lascia le moto sporche di sabbia, rendendo la cosa l'unico -ahime'- aspetto "polveroso", visto che la pioggia e l'avaria alla moto di Carlo Vittoli (a proposito, risolto il problema??) hanno lasciato poche chances al fuoristrada.

DAY 4, a casa ma non subito.

E' il momento dei saluti, si torna a Golfo Aranci con un percorso "coast to coast" (cit. camuna). Si torna a Budduso' ma poi si gira verso Ozieri. Il tratto successivo che va fino a Chiaramonti e' bellissimo, si attraversa un tratto pianeggiante sferzato dal vento e circondato da montagne, sulle quali poi si sale per arrivare a Chiaramonti. Pausa pranzo in un agriturismo della zona e poi diretti verso Palau. A Palau un borbottare di marmitte annuncia l'arrivo di Night, Papy e Sandro Saccenti, a cui seguono Ricciu e compagnia.
Puntata veloce verso Cannigione per alcune foto al golfo di Arzachena, poi meeting a Golfo Aranci per la pizza pre-imbarco con il resto della compagnia.
Si sale in traghetto, ed e' gia' nostalgia....

DAY 5, the way to home.

Quasi tutto un rettilineo (Porrettana esclusa), quindi nulla da dichiarare, se non un meeting con Sandro Saccenti e Alessandro Foresti all'autogrill, e poi ancora con Foresti lungo la Porrettana.
Arriviamo a casa all'una, dopo 1.661 km, 950 dei quali in terra (e curve) sarde.

Un ringraziamento agli organizzatori dell'evento, a tutti i partecipanti, in particolare ai compagni di viaggio e alla loro pazienza, alle molte facce vecchie e nuove che ho avuto il piacere di incontrare di nuovo o di conoscere per la prima volta.
Ne approfitto per salutare ora che, per la fretta o la mia sbadataggine, non ho avuto modo di salutare alla partenza.
Hanno partecipato al cmrs oltre quaranta persone, che hanno creato una bellissima atmosfera.

Evviva ihm. ;°-)

Lampeggi, Spino

 
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