Lo scampato naufragio
Domenica mattina libera, il cielo è un po' nuvoloso e c'è pure un bel maestrale, ma la voglia di prendere la barchetta e farmi qualche bordeggio è alta.

Acchiappo il telefono e chiamo Riccardo, un amico che ha da poco comprato una Kyosho Oracle BMW: è l'occasione per fare la nostra prima uscita in contemporanea.

Lo raggiungo in un campo di volo per ultraleggeri dove ha provato i suoi due aerei elettrici. Fra batterie scariche, carrelli distrutti ed eliche spezzate arrivo troppo tardi e faccio in tempo solo a vedere un breve volo di un elicotterino elettrico, reso molto difficoltoso dal vento.

Ci organizziamo per recuperare Oracle e andare nel solito golfetto dove uso la Sanibel. "Ma non ci sarà troppo vento?" mi chiede Riccardo. "Tranquillo!" faccio io "il posto che conosco è molto riparato".

Recuperiamo Oracle e ci rechiamo sul posto. Cominciamo a montare e ci raggiunge Wladimiro. Il golfetto è ben riparato, il maestrale porta verso l'ala sinistra e non al largo.. solo il vento è forte e ci sono pure onde.

Individuiamo una zona che ci sembra tranquilla e mettiamo le barche in acqua. Ole' vai al traverso!!
Il vento soffia e le barche filano! Oracle è più piccole e leggera, è molto meno stabile della Sanibel, ma reattivissima.

Comunque le barche vanno e noi siamo tutti contenti. "GUARDA COME FILAAAAAAAAAAAAA!". "GUARDA QUANTO SBANDAAAAAAAAA!!".
Ok, sono a 100 metri da noi. "VIRIAMO!!".

Le barche continuano con la prua verso l'orizzonte. "Ehi, ma la tua risponde?". "No!"

Ora i metri sono 150... CHE SUCCEDE? "VIRA!", "STRAMBA!", "CAZZA!", "LASCA!"....
200 metri... i termini da vissuti marinai lasciano il posto a parole più istintive, da comuni mortali "GIRAAAAAAAAAAAAAA!!" "TORNAAAAAAAAAAAAAA!!" "MOLLAAAAAAAAAAA!!!"
250 metri.. torna la parlata marinaresca, ma si ispira pià che altro a quella degli scaricatori di porto: "MA POR%$%£!!" "MALEDETTA $%"£%!" e così via..

Forse le radio interferiscono, ma prima abbiamo provato ed erano ok! Spegni tu, provo io! NIENTE! Spengo io prova tu! NIENTE!!

Troppo lontante... ora le radio manco prendono più...

DECIDO: MI BUTTO!!
Via maglietta e pantaloni, splash in acqua!!
Lo sbalzo termico di una ventina di gradi mi spezza il fiato, ma non posso mollare!
Parto con lo stile libero a spromba tutto puntato verso il largo, mi sento Carlo Pedersoli alle olimpiadi del 1952!

Ok, sono allenato, corro regolarmente ogni settimana, e poi gli allenamenti in canoa... ma il nuoto.. è
un po' che non lo pratico...

Dopo 50 metri fatti al massimo tipo motoscafo sono quasi sfiancato... Tiro fuori la testa e guardo le barche... sono lontaneeeeeeeeeeeee... Hanno sempre la prua verso il largo e navigano che è una bellezza. Sbandate a 45° non perdono un grado di rotta: fisse verso il largo che manco Francesco de Angelis!

Non mollo, riprendo a nuotare, ma le membra si fanno pesanti.. ora mi sento Carlo Pedersoli nel 1995 quando si chiama Bud Spencer e pesa 160kg!

Passo al dorso e vedo che Riccardo (l'armatore dell'Oracle) mi segue a una 50ina di metri.

Vedo solo il cielo e cerco di darci dentro, ma mi accorgo che la mia nuotata è poco efficace perchè mi sto irrigidendo.

Guardo la costa e Wladimiro che con i telecomandi in mano continua a tentare un richiamo delle barche mi appare minuscolo... forse non ho mai nuotato così lontano...

Dopo 3 o 4 minuti ho i polmoni che stanno per esplodere mi giro ed incredibilmente... la Sanibel è vicina!!!

Tre o quattro bracciate e la raggiungo, la insulto un po'... un po' MOLTO... la rivolgo verso la riva e verso
Riccardo...

Cerco con lo sguardo la Oracle, va ancora verso il largo, altri 100 metri...

Chiedo a Riccardo se ce la fa a raggiungerla, ma non ha manco la forza di rispondermi. Gli dico allora di prendere la Sanibel e riparto verso
Oracle.

Le onde qui fuori sono un po' più alte... Mi ricordo di qualche lettura fatta a scuola tanto tempo fa... Era la storia di un pescatore finito in acqua al largo durante una tempesta. Lottava contro le onde e non riusciva a vedere altro che mare.. mare...

Mi giro verso riva e vedo tutto lontanissimo. Wladimiro non è nemmeno più un puntino. Ora mi sembra di vivere la puntata di Magnum PI quando lui rimane da solo, naufrago a nuoto in mezzo all'oceano per 24 ore e va fuori di testa.

Anche a me vengono le visioni... Mi appare "L'uomo di Atlandide" e mi chiede indicazioni su come raggiungere la grotta del Bue Marino.

Di seguito fa capolino un salvagente con scritto TITANIC.. ora mi sembra di scorgere un triangolo nero a pelo d'acqua che si avvicina...
Ecco che mi abborda la guardia costiera libica per chiedermi il permesso di soggiorno e intimarmi di tornare nelle acque internazionali!

Capisco che sono alla frutta. L'unico rammarico che ho è quello di non aver lasciato detto a Riccardo di dire a mia madre che le ho voluto tanto bene nel caso non ce l'avessi fatta.

Ma non mi arrendo! Un modellino è in pericolo!! Raccolgo le mie ultime forse e raggiungo quella %£$/(%£ di Oracle.

La acchiappo con una mano prendendo la deriva "attipo" manico della pistola e inizio il lento rientro verso riva di dorso nuotando ad un braccio solo, contro il vento e contro la corrente.

Purtroppo la forza del mare è forte, quindi non me la posso prendere comoda, ma urge comunque un certo impegno per rientrare.

Dopo quella che mi sembra una vita finalmente raggiungo la riva e mi sdraio sui sassi semincoscente. Rimango a fissare il cielo per 6 o 7 minuti, ansimante e tossente mentre Riccardo e Wladimiro mi guardano con aria dubbiosa, ma, per fortuna, non dicono niente!

Giuro che non mi sentivo così stanco e provato dai tempi delle corse campestri quando facevo mezzo fondo a 15 anni.. con il dolore alle gengive dovuto ai capillari rotti!!

Ad ogni modo... MISSIONE COMPIUTA! La Sanibel e Oracle sono sane e salve!

La prima cosa che dico appena ne ho le forze è "MAI IN SA VIDA!" (pronuncia: mainzavira), tipica espressione cagliaritana che significa qualcosa come "MAI PIU' UNA COSA DEL GENERE!".

Al prossimo che mi dice che il modellismo è roba da sedentari lo affogo!